Acrilico su tela, 30 cm x 40 cm, anno 2023
Valdrada vuole rappresentare la profonda dualità della città immaginata da Italo Calvino. Nella netta divisione tra il bianco luminoso e il nero avvolgente è una dicotomia che rimanda al la città e al suo riflesso nel lago. Il contrasto del colore suggerisce, sollecita, provoca, contrasti di emozioni. Il bianco, vasto e aperto, evoca infinite possibilità, una speranza senza confini; il nero, profondo e misterioso, trascina in una riflessione introspettiva, in un abisso di domande senza risposta. E nel mezzo, la città: rappresentata in tonalità grigie, sospesa in un equilibrio precario tra questi due mondi. La composizione minimalista dell’opera vuole esaltare la sua potenza evocativa, omettendo i dettagli per ricercare la forza del messaggio: l’invito a contemplare la propria dualità interiore, riflettendo sull’eterno gioco tra realtà e illusione, tra ciò che vediamo e ciò che sentiamo. Il quadro non è solo un omaggio a Calvino, ma è un’esortazione a guardare oltre, a sondare le profondità dell’anima umana e a riflettere sulla natura effimera e riflessiva della nostra esistenza.
“Lo specchio ora accresce il valore alle cose, ora lo nega. Non tutto quel che sembra valere sopra lo specchio resiste se specchiato. Le due città gemelle non sono uguali, perché nulla di ciò che esiste o avviene a Valdrada è simmetrico: a ogni viso e gesto rispondono dallo specchio un viso o gesto inverso punto per punto. Le due Valdrade vivono l’una per l’altra, guardandosi negli occhi di continuo, ma non si amano.”
(Italo Calvino, Le città invisibili)
Ottobre 27, 2023
Le città invisibili