Intelligenza artificiale

La creatività umana è connessa alla vita, alle emozioni, ai sentimenti. Alle percezioni che ci regalano l’esperienza del mondo, che sono un’interazione tra il soggetto e il mondo, come scriveva Merleau-Ponty in Fenomenologia della percezione. Per usare un esempio del grande filosofo francese, vediamo la casa vicina sotto un certo angolo, e la sua immagine sarebbe diversa vista dall’altra parte del fiume, o dall’interno, o da un aereo; la casa non è nessuna ed è tutte quelle prospettive, e l’essere umano, che non può averle tutte insieme, deve riempire gli spazi vuoti, grazie all’immaginazione, alla creatività. In alcuni l’immaginazione genera qualcosa di straordinario, l’arte profetica. In altri genera qualcosa di ordinario, l’arte sterile, come diceva Kandinsky nel 1910. L’IA riempie gli spazi vuoti pescando nelle banche dati e così oggi l’arte generativa è arte sterile, perché le IA non sono gettate nel mondo, non percepiscono. Non sappiamo se e quando le IA inizieranno a provare qualcosa di paragonabile a ciò che prova l’essere umano, perché se anche saranno connesse al mondo mancherò loro l’esperienza della vita vissuta che per l’umanità è densa di significati, di rimandi, è una rete di collegamenti nella quale ciascuno si muove in modo diverso per le esperienze che lo hanno reso chi è. Alle IA mancheranno le carezze e rimproveri da bambini, il cuore che batte al primo bacio, l’imbarazzo di una brutta figura, la delusione, i sogni, la paura della malattia, l’abisso del lutto.  Usando le categorie di Kandinsky, l’arte generativa è probabilmente arte sterile, ma può essere uno strumento per potenziare la creatività umana. Quando ho iniziato a dipingere mi sono riletto Benjamin riflettendo sulla nuova era di producibilità tecnica dell’arte, e ho sperimentato l’IA per aumentare le mie possibilità creative come pittore. A chi interessasse, segnalo alcuni convegni (qui, al minuto 130, qui al minuto 54).e il breve saggio L’opera d’arte nell’era della producibilità tecnica: una premessa, in Pégaso, n. 21, maggio-agosto 2023 (http://donatonitti.it/wp-content/uploads/2023/10/Pegaso-n.-216-maggio-agosto-2023.pdf).

Sinfonia in blu

Due di quattro

Tre di quattro

Quattro di quattro

Cinque di quattro

Ancora tu (sei di quattro)

Respiro digitale

Spring

Summer

Fall

Uno di tre

Due di tre

Tre di tre

Dell’acqua

Dell’ombra

Dell’amore

Tempo liquido

La bella italiana

Un uomo

un uomo, o una donna

Altri sguardi

Altri occhi

L’opera d’arte nell’era della producibilità tecnica

Donna che legge